Nella terra dei Sanniti, nella terra della Malia

Chi arriva, attraverso la valle Caudina, nella conca beneventana, avverte subito, in qualsiasi stagione, un brusco cambiamento di clima: i baluardi appenninici fanno sì che dal dolce clima marittimo del Napoletano o del Casertano, si senta di passare, ad un tratto, in un clima continentale, dove la temperatura è più bassa, le piogge più frequenti e, nel periodo invernale, si incontrano nebbia e gelate notturne.
Nella scoperta del Sannio un itinerario che tocca tre dei centri più belli della provincia. Tutto intorno, sui fianchi di monti e colline, maturano le uve da cui nascono vini d’eccezionale pregio. Cinque DOC – Taburno, Guardiolo, Sannio, Sant’Agata dei Goti e Solopaca e una DOCG, Aglianico del Taburno, caratterizzano la provincia di Benevento, la più intensamente vitata della Campania. Il paesaggio alterna campagne coltivate ad olivo e vite e borghi arroccati, oasi naturali e piccoli centri nel fascino unico come Sant’Agata dei Goti, San Leucio del Sannio, Fragneto Monforte. Numerosi reperti archeologici testimoniano l’importanza e la diffusione della vite nell’antichità, mentre antiche leggende, come quella delle “ Streghe” sacerdotesse di Dioniso, raccontano di quanto il vino fosse presente nella cultura popolare della gente del Sannio.
Oltre al vino tanti i prodotti tipici da assaggiare: mozzarelle, ricotte, pecorini, canestrai, olio extravergine d’oliva e le famose noci di Benevento.
Per gli amanti dell’artigianato artistico da non dimenticare le ceramiche cerretesi.
L’itinerario prevede, come punto di partenza, Benevento, quinto capoluogo della Campania, e si distende lungo un’ideale direttrice verso ovest, attraversando Foglianise, Torrecuso, Solopaca, Castelvenere e Guardia Sanframondi per arrivare a Dugenta e Sant’Agata, a due passi da Caserta.

BENEVENTO
La città di Benevento è posta alla confluenza fra i fiumi Sabato e Calore ed è protetta da una corona di montagne dell'Appennino campano - tra cui il monte Taburno che, insieme alle altre cime, disegna la Dormiente del Sannio, un monumento montuoso naturale che sembra raffigurare una donna che dorme. Il nome sannitico della città era Maloenton, forse derivato dal nome Malies, ma l'etimologia può anche significare terra di greggi o terra di malia, per la felice posizione. I romani latinizzarono il nome in Maleventum e ne fecero un’importante città lungo la Via Appia e base per l’espansione nel Sud Italia. Distrutta dagli Ostrogoti, fu l’estremo dominio a sud dei prima dei Longobardi, poi dei Bizantini e dei papi.
L’itinerario in città si snoda lungo l’antica Via Magistrale, oggi, Corso Garibaldi, un percorso in salita, che attraversa il centro storico, incrociando il Duomo, Palazzo Paolo V fronteggiato da Piazza Papiniano con l'obelisco egizio del tempio di Iside, Piazza Roma con di fronte via Traiano che conduce all'Arco di Traiano, Palazzo Mosti sede del Comune, la chiesa di San Bartolomeo, il Teatro Comunale Vittorio Emanuele, Palazzo Terragnoli, sede della biblioteca, la chiesa di Santa Sofia in piazza Matteotti, il Palazzo del Governo ed, infine, la Rocca dei Rettori.
Sui lati del corso confluiscono numerosi suggestivi vicoli storici in uno dei quali, nel segreto del ghetto ebraico, si cela l'Hortus Conclusus di Mimmo Paladino. Orto del convento medievale dei Padri Domenicani, dal 1992 ospita un'installazione permanente dell'artista beneventano Mimmo Paladino, tra i più grandi esponenti della transavanguardia. L'Hortus è diventata una galleria d'arte libera e immersa nel verde. Le opere dell'artista hanno come contrappunto i resti dell'epoca romana, realizzando un interessante rappresentazione della complessa cultura del Sannio.

FOGLIANISE
Lasciata Benevento si percorrono una ventina di chilometri prima di giungere a Foglianise, un paese circondato dai monti del Taburno e da colline che digradano verso Benevento. Qui le visite sono quasi tutte a sfondo religioso, dato l’elevato numero di Chiese che si trovano nel territorio. Tra queste la Chiesa di Sant’Anna, e quella di Santa Maria di Costantinopoli, oltre al convento di Sant’Annunziata, all’Eremo di San Michele del nono secolo e alla Badia di Santa Maria in Gruptis.

Cantine da visitare:

Cantina del Taburno
(Via Sala, 82030 Foglianise)
Tel: 0824 871338 Fax: 0824 878898 Web: www.cantinadeltaburno.it  Email: info@cantinadeltaburno.it
Situata alle pendici del monte Taburno, la cantina, fin dall’inizio della sua attività ha perseguito la qualità, mettendo a disposizione dei soci l’esperienza dei propri tecnici e il frutto di ricerche dei propri laboratori. Oggi vinifica le uve di 300 viticoltori, proprietari o conduttori dei vigneti, distribuiti nei territori dei comuni ubicati ai piedi della montagna. L’azienda ha saputo valorizzare al massimo il lavoro e l’esperienza dei singoli coltivatori e potenziare l’attività di ricerca, con l’intento di ottenere la massima espressione qualitativa degli storici vitigni della zona.
Visite in cantina: Su prenotazione

TORRECUSO
A due passi da Foglianise sorge Torrecuso, un incantevole borgo situato in una posizione privilegiata, da cui è possibile ammirare il Taburno e la Valle del Calore.
È sufficiente osservare la posizione dove è collocato il paese per comprendere l'origine e la funzione che ha svolto nei secoli passati: Torrecuso, che ha alle proprie spalle il monte Pentime come difesa naturale, per la città di Benevento, centro del potente ducato Longobardo, fu vera torre di guardia.
Il centro storico, sviluppatosi in epoca Longobarda, è rimasto pressoché intatto. Torrecuso conserva tutta una serie di stradine, o rampe, quasi parallele che sboccano in Larghi ed in angoli pittoreschi per gli archi che spesso li delimitano e per le caratteristiche casette in pietra che vi si affacciano ornate di scale a giorno. Chi si incammina per le strette viuzze che si svolgono in senso ovoidale e attraversate a loro volta da altre a raggiera, facendo perno intorno alle piazzette antistanti le due chiese dominate dalla imponente costruzione del Castello marchesale, si accorge subito di trovarsi in un centro che si è sviluppato unicamente in funzione della difesa; per questo motivo mancano monumenti di qualsiasi genere. Le sue torri furono fatte rinforzare, perché pericolanti, nell'anno 871, dal duca di Benevento Adalgiso. Nella cerchia muraria, maestoso, si mostra l'attuale Castello che dall'ing. Barba nel 1700 fu trasformato ed assunse l'attuale linea rinascimentale.

Cantine da visitare:

Azienda Agricola Fontanavecchia
(Via Fontanavecchia, 82030 Torrecuso)
Tel: 0824 876275 Fax: 0824 876275 Web: www.fontanavecchia Email: info@fontanavecchia.info
La passione per l’Aglianico e la Falanghina, vitigni che in questo angolo di Campania godono di un’alta vocazione, una tradizione familiare centenaria, il cambio generazionale, il talento e la passione contadina; sono gli ingredienti dei vini Fontanavecchia. I vigneti coprono una superficie di 12 ettari e si trovano a circa 300 m. sul livello del mare.
Visite in cantina: Su prenotazione

Fattoria la Rivolta
(Contrada Rivolta, 82030 Torrecuso)
Tel: 0824872921 Fax: 0824884907 Web: www.fattorialarivolta.com Email: info@fattorialarivolta.com
Emblema della storia di quest’antica antica azienda sono i due cavalieri longobardi che si affrontano in battaglia, tratti dal capitello di un’antica colonna dell’epoca. Lo stesso nome “la Rivolta” ricalca l’omonima contrada che fu feudo longobardo e teatro di una sanguinosa “rivolta” contadina al feudatario.
La cantina ha sede in un’antica costruzione in pietra che risale alla fine del settecento. Con grande passione la famiglia Cotroneo si dedica alla produzione che è mirata alla valorizzazione di vini da soli vitigni autoctoni: Aglianico, Falanghina, Fiano, Greco, Piedirosso e Coda di Volpe.
Visite in cantina: Su prenotazione

PONTE
Ponte è situato in una zona che in epoca romana era sede di diversi traffici commerciali essendo sita lungo la via Latina che metteva in comunicazione Benevento con Telesia sino ad arrivare a Roma. Con molta probabilità il nome della cittadina deriverebbe da un ponte in pietra costruito dai romani sul corso del torrente Alenta, i cui resti sono ancora oggi visibili. Il territorio comunale di Ponte è stato oggetto di numerosi ritrovamenti archeologici, in prevalenza delle monete di età romana. Intorno all'anno 1.000 venne edificato l'attuale centro abitato, stretto intorno ad un castello che nel 1087 divenne proprietà di Baldovino il Normanno, vassallo del conte Rainulfo.
Il feudo di Ponte divenne poi proprietà dei Fenucchio, dei Sanframondo, dei Caracciolo ed infine, dal 1585, dei Sarriano che lo tennero sino all'abolizione del feudalesimo avvenuta nel 1806. Nel 1266 fu occupato dalle truppe di Carlo d'Angiò prima di dirigersi a Benevento dove si scontrò con Manfredi di Svevia. Nel 1913, dopo varie battaglie politiche, Ponte ridivenne comune autonomo.
Tra i monumenti ed i punti di interesse potrete visitare l’ antico Castello, citato per la prima volta nel 1087, restano solo le torri cilindriche angolari che nel corso dei secoli hanno subito numerosi rifacimenti.
L’ Abbazia di Santa Anastasia risalente all'VIII secolo d.C. venne edificata su di una struttura di epoca romana lungo la via Latina, nei pressi del fiume Calore. Donata nel 980 al monastero dei Santi Lupolo e Zosimo di Benevento, venne successivamente donata dall'imperatore Lotario III del Sacro Romano Impero all'abbazia di Montecassino con diploma del 1137. Sede parrocchiale sino al 1569, è stata vittima di un periodo di decadenza per poi essere stata restaurata nel 1980 a cura della Sovrintendenza che l'ha dichiarata monumento nazionale. Al suo interno è stata scoperta una tomba di un guerriero dotata di un corredo funebre.
Cantine da visitare:

Nifo Sarrapochiello
(Via Piana, 82030 Ponte)
Tel: 0824 876450 Fax: 0824 876450 Web: www.nifo.eu Email: l.nifo@libero.it
L’azienda agricola Nifo Sarrapochiello si trova nel cuore del Sannio, luogo di altissimo rilievo viticolo, storico, ed artistico. Il centro aziendale è situato lungo il tracciato dell’antica via Latina che collegava Roma a Benevento; da qui anticamente i romani importavano le uve ed il vino. E’ una piccola azienda di circa 12 ettari a carattere familiare.
Visite in cantina: Su prenotazione

CASTELVENERE
Deviando verso nord si raggiunge Castelvenere, immersa in un verdeggiante paesaggio collinare solcato dai filari di vite. Castelvenere è il comune più vitato della regione, ed anche qui sono le Chiese a rappresentare l’attrattiva principale. Quindi le visite sono riservate alla Chiesa di Santa Maria della Seggiola, alla Chiesa di San Nicola e a quella della Madonna della Foresta. Oltre a ciò va visto il borgo medievale, con il Palazzo Barone, la Torre di Venere, la via del Fossato e piazza Mercato che accoglie al centro l’antico pozzo.

Cantine da visitare:

Antica Masseria Venditti  (Azienda Agricola di Nicola Venditti) 
(Via Sannitica 120/122, 82037 Castelvenere)
Tel: 0824940306 Fax: 0824940301 Web: www.venditti.it Email:masseria@venditti.it
Dal 1595 l’Antica Masseria Venditti, una generazione dopo l’altra, ha coltivato da sé i propri vitigni, vinificato le proprie uve e affinato i propri vini con diligenza, amore e passione. E con i tempi che mutano, ha saputo adeguarvisi coniugando l’antica metodica alla razionalità della moderna tecnologia, per un prodotto biologico e naturale.
Visite in cantina: su prenotazione

Azienda Agricola Fattoria Ciabrelli
(Via Italia 3, 82030 Castelvenere)
Tel: 0824940565 Fax: 0824940921 Web: www.ciabrelli.it Email: fattoria@ciabrelli.it
La Fattoria Ciabrelli nasce nel 1976. Ciabrelli è la prova di una tradizione secolare di un territorio, ma anche l’esempio di una tecnica enologica di avanguardia con soluzioni di viticoltura moderna, applicata al vocato territorio vennerese.
Visite in cantina: Su prenotazione

GUARDIA SANFRAMONDI
La prossima tappa è costituita da Guardia Sanframondi, un caratteristico borgo di origine medievale situato su di una collina che domina l’intera Valle Telesina regalando magnifici panorami. Sin da lontano se ne scorge il Castello, posto in una posizione strategica e che in passato garantiva un controllo totale della vallate. Originario del XII secolo, è stato rimangeggiato più volte nel corso dei secoli. In paese va visitato il Santuario dell’Assunta, una chiesa in stile barocco a tra navate che, a discapito di una facciata modesta, nasconde un interno a tre navate maestoso.

Cantine da visitare:

La Guardiense
(Via Santa Lucia 104/105, 82034 Guardia Sanframondi)
Tel: 0824864034 Fax: 0824864935 Web: www.laguardiense.it Email: m.degregorio@laguardiense.com
La Guardiense con i suoi 51 anni di storia è una delle realtà vitivinicole più importanti della Campania. Assistita dalle straordinarie competenze enologiche del dott. Cotarella, produce vini e spumanti dagli standard qualitativi eccellenti. Inoltre, dotandosi di un innovativo impianto fotovoltaico, lavora attraverso processi rispettosi dell’ambiente circostante.
Visite in cantina: Su prenotazione

Corte Normanna
(Contrada Sapenzie 20, 82034 Guardia Sanframondi)
Tel: 0824817004 Fax: 0824817004 Web: www.cortenormanna.it Email: info@cortenormanna.it
In questa terra che gode di un particolare microclima, dove i filari delle viti e le verdi chiome degli ulivi disegnano le soleggiate ed incontaminate colline, sorge l'Azienda agricola Corte Normanna che con competenza, memoria ed emozione, da più di sessant'anni persegue un continuo accrescimento qualitativo attraverso meticolose selezioni, raffinate innovazioni tecnologiche ed il lavoro di uomini generosi. Corte Normanna è una società agricola a conduzione familiare, si estende su una superficie totale di venti ettari, di cui diciotto ettari utilizzati a vigneto specializzato e due ettari ad oliveto. La produzione vitivinicola è incentrata nella valorizzazione di vitigni autoctoni e l’azienda è in conversione Biologica.
Visite in cantina: Su prenotazione

SANT’AGATA DE’ GOTI
Pronti per l’ultima tappa raggiungiamo Sant’Agata de’ Goti. È un’antica cittadina in bella posizione su una terrazza tufacea tra due affluenti del fiume Isclero.
Sorta sul luogo della città sannitica Saticula posta ai confini della Campania, è ricordata nella storia antica perché, nel 343 a.C., durante la prima guerra sannitica vi si accampò il console Cornelio, che rischiò, ivi, di perdere l’esercito. Divenuta colonia Romana, deve il suo attuale nome, allorché i Goti, sconfitti nel 553 d.C. nella battaglia del Vesuvio, ottennero di rimanere nelle loro fortezze come sudditi dell’impero: una colonia di Goti si stabilì qui. Successivamente occupata dai Longobardi, divenne parte del ducato di Benevento, per passare, in seguito, in mano Normanna e, poi, ai Papi prima di diventare un feudo fino all’eversione della feudalità. Numerosi sono le rovine di epoca romana sparse nell’abitato: cippi sepolcrali, iscrizioni, colonne. Le necropoli. scavate alla fine del settecento nel capoluogo e nelle località Presta e San Pietro, nelle vicinanze, hanno portato in luce vari bronzi e vasi saticulani a figure rosse su fondo nero, ora conservati nel Museo Archeologico nazionale di Napoli, in quello di Benevento e in alcuni musei europei.
Il percorso, attraverso, il borgo di Sant’Agata, prende il via dalla Chiesa dell’Annunziata, prosegue per le Piazze Mercato, Castello e Trieste, di fatto un’unica piazza dalla forma irregolare che prende nomi diversi. Tappa successiva la Chiesa settecentesca di Santa Maria di Costantinopoli, su cui è posta una delle antiche epigrafi romane di cui si parlava. Ancora chiese, prima di arrivare a Piazza Umberto I dove si erge la statua di Sant’Alfonso de’ Liguori che fu vescovo della cittadina, per arrivare alla piazza intitolata al santo e su cui sorge il Duomo.

Cantine da visitare:

Azienda Agricola Mustilli
(Via dei Fiori 20, 82019 Sant’Agata dei Goti)
Tel: 0823718142 Fax: 0823717619 Web: www.mustilli.com Email: info@mustilli.com
La famiglia Mustilli giunse a Sant’Agata dei Goti all’inizio del ‘500. Proveniente da Ravello, scelse il borgo sannita come nuova dimora e terra di lavoro. La cultura del vino si intreccia da sempre con la storia familiare documentata, ancor oggi, dalle cantine scavate nel tufo, sotto il palazzo di famiglia. I vigneti dell’azienda Mustilli si trovano nei territori di Sant’Agata dei Goti e nel vicino territorio di Dugenta. Negli anni ’60 Leonardo e Marilì decidono di rinnovare la tradizione familiare della coltivazione della vite reimpiantando nelle colline di Sant’Agata dei Goti i vitigni autoctoni campani quali Falanghina, Greco, Aglianico e Piedirosso.
Visite in cantina: su prenotazione

Dove dormire:

Azienda Agricola Fattoria Ciabrelli
(Via Italia 3, 82030 Castelvenere)
Tel: 0824940565 Fax: 0824940921 Web: www.ciabrelli.it Email: fattoria@ciabrelli.it

Azienda Agricola Mustilli
(Via dei Fiori 20, 82019 Sant’Agata dei Goti)
Tel: 0823718142 Fax: 0823717619 Web: www.mustilli.com Email: info@mustilli.com

Fattoria la Rivolta
(Contrada Rivolta, 82030 Torrecuso)
Tel: 0824872921 Fax: 0824884907 Web: www.fattorialarivolta.com Email: info@fattorialarivolta.com

Dove mangiare:

Antica Masseria Venditti (Azienda Agricola di Nicola Venditti)
(Via Sannitica 120/122, 82037 Castelvenere)
Tel: 0824940306 Fax: 0824940301 Web: www.venditti.it Email:masseria@venditti.it

Azienda Agricola Fattoria Ciabrelli
(Via Italia 3, 82030 Castelvenere)
Tel: 0824 940565 Fax: 0824 940921 Web: www.ciabrelli.it Email: fattoria@ciabrelli.it

Azienda Agricola Mustilli
(Via dei Fiori 20, 82019 Sant’Agata de’ Goti)
Tel: 0823 717433 Fax: 0823 717619 Web: www.mustilli.com Email: info@mustilli.com