I Colli Orientali - 1

I Colli Orientali del Friuli si estendono lungo la fascia collinare della provincia di Udine a ridosso del confine con la Slovenia. Il loro cuore è Cividale del Friuli, da cui partono i due itinerari che vi suggeriamo.

Il primo si snoda verso nord-ovest, in direzione di Faedis, Nimis e Tarcento mentre il secondo, invece, è tracciato a sud-est e tocca Manzano, San Giovanni al Natisone, Corno di Rosazzo.
Dolci colline, i cui terreni terrazzati (dove si alternano marna e arenaria) sono un habitat ideale per la coltivazione della vite, protetta, grazie alla quinta naturale delle Prealpi Giulie, dalle fredde correnti del nord. Cantine dove degustare ed acquistare vini, agriturismo e strutture sportive, ottime trattorie, paesi dove scoprire piccoli e grandi tesori d’arte, il grande Parco della Vite e del Vino, i Colli Orientali sono una delle zone più piacevoli e meglio attrezzate del Friuli Venezia Giulia per trascorrere rilassanti vacanze in campagna.

Prodotti tipici: Gubana, insaccati, formaggi, miele, grappa e distillati.

Piatti tipici: Frico, salame cotto nell’aceto, musetto e brovada, cjarsons, piatti a base di selvaggina e di trota. Nella zona delle valli di Cividale, piatti di origine slovena: zlicnjaki (gnocchi di farina e acquabizna (minesta a base di rape e patate). Tra i dolci, gubana, struki.


L'ITINERARIO COMPRENDE:  Cividale - Remanzacco - Povoletto - Tarcento - Nimis - Attimis - Faedis - Torreano


CIVIDALE DEL FRIULI
Prima capitale in Italia del Ducato Longobardo, Cividale ha origini ancor più antiche: Forum Iulii fu infatti fondata verso il 50 a.C. da Giulio Cesare e diede il suo nome a tutto il territorio su cui dominava, che ancor oggi si chiama Friuli. Il Ponte del Diavolo scavalca il fiume in uno dei suoi punti più belli ma molte sono le opere visitabili in questa cittadina. Tra queste il Duomo e il Museo archeologico, che custodisce fra l’altro rarissimi pezzi d’oreficeria longobarda. Ma Cividale è anche un piacevole salotto ricco di attrattive enogastronomiche.

Cantine da visitare
Elio Vini (Grupignano)

Feste e manifestazioni
Messa dello Spadone - 6 gennaio
Truc - Pasqua
Mittelfest - luglio
Palio di San Donato - agosto
Baule del Diavolo (quarta domenica di ogni mese)

Informazioni
Comune di Cividale del Friuli - Ufficio Turismo
Piazza Duomo, 5
tel. 0432.710460
www.cividale.net

Consorzio per la Tutela dei Vini a Denominazione di Origine Controllata Colli Orientali del Friuli
c/o Villa Nachini Cabassi
Piazza 27 Maggio, 23
33040 Corno di Rosazzo, Udine
Tel. 0432.753568
info@colliorientali.com
www.colliorientali.com


REMANZACCO
Da visitare: Chiesa di Santo Stefano (XVI sec.) con altare ligneo.

Cantine da visitare
Vigne del Malina (Orzano)
De Claricini (Moimacco)
De Puppi (Moimacco)

Artigianato
Lavorazione del metallo - Museo Gino Tonutti (Casali Battiferro), tel. 0432 667213


POVOLETTO
Tranquillo borgo di campagna. Da visitare: la Chiesa Parrocchiale (XVIII sec.).
Nei dintorni, a Magredis: Chiesa di San Pietro (secoli XIV-XV) con interessante ciclo di pitture realizzate dal Thanner. A Savorgnano, interessanti sono Villa Savorgnan (XV sec.) e Castello della Motta, mentre a Marsure Villa Mangilli Schubert (secoli XVII-XVIII).

Cantine da visitare
Tenimenti Civa
(Bellazoia)

TARCENTO
Graziosa cittadina dall’origine antica, ha un centro storico perfettamente restaurato dopo i danni provocati dal terremoto del 1976, dove si trovano fra l’altro Palazzo Frangipane (XVIII sec.) e la Chiesa Parrocchiale (fondata nel XII secolo e rifatta nel XVIII sec.).
Nei pressi, a Segnacco, val la pena di visitare la Chiesa di Sant’Eufemia (XIV sec.).
Alle spalle di Tarcento si apre l’Alta Val Torre, una delle zone più incontaminate del Friuli, luogo ideale per passeggiate ed escursioni in mountain-bike: qui si trovano le spettacolari Grotte di Villanova, accessibili ai turisti con visite guidate.

Natura
Cascate del Torre (Ciseriis)
Lusevera Sorgente del Torre (Musi)
Grotte (Villanova)

Feste e manifestazioni
Il Pignarul (antica tradizione dell’Epifania) - 6 gennaio
Festival dei Cuori – agosto


NIMIS
Antica fortificazione di origine romana, situata in posizione strategica ed ora paese del Ramandolo.
È la prima DOCG della Regione, e produce questo vino dolce, vinificato dopo appassimento sulla pianta o su graticci, prodotto in quantità limitata e solo nella piccolissima area della collina di Ramandolo, da cui prende appunto il nome. Da visitare in paese sono la Pieve dei SS. Gervasio e Protasio (VI sec.), una delle più antiche del Friuli, e la Chiesa della Madonna delle Pianelle (XV-XVI sec.).

Cantine da visitare
Dario Coos (Ramandolo)
Dri Giovanni Il Roncat
(Ramandolo)


ATTIMIS
In paese val la pena di visitare il Museo della Terra dei Nove Castelli, dedicato al passato medievale di queste terre e, nei suoi dintorni, gli imponenti resti del castello Superiore, del castello Inferiore e del castello di Partistagno;
a Borgo Faris la Chiesetta di Sant’Osvaldo (XIV-XV sec.);
a Forame: Chiesa di Sant'Antonio Abate (secoli XIII; XVII; XX) con interessante altare ligneo (1701).

Feste e manifestazioni
Sagra delle Fragole e dei Lamponi - luglio


FAEDIS
Paese d’antiche origini, vi si visitano la Parrocchiale di Santa Maria Assunta con altare ligneo di Giovanni Martini (1522), la Chiesa di San Pietro degli Slavi (secoli XIII; XV).
Nei dintorni, suggestivi sono i resti dei castelli medioevali di Soffumbergo, Zucco e Cucagna, raggiungibili a piedi con una bella passeggiata.
A Ronchis, interessanti esempi di antiche dimore private sono Villa Freschi (XVII sec.) e Casa Partistagno (XVI sec.).

Cantine da visitare
Accordini (Campeglio)
Colle Villano
Ronc dai Luchis

Natura
Pian delle Farcadizze (Canebola)

Feste e manifestazioni
Sagra del Vino e delle Fragole - giugno
Festa del Vino - giugno (a Campeglio)
Festa delle castagne e del miele - ottobre (Soffumbergo)


TORREANO
Torreano è famosa per la lavorazione della pietra, utilizzata sia in architettura che per produrre complementi d’arredo ed oggetti artistici. Nei suoi dintorni, sono da visitare a Montina di Prestento la Chiesa di San Rocco (XV sec.) e a Togliano la Chiesa di San Mauro (XIV sec.).