Da Novi Ligure ad Acqui Terme guidati da Dolcetto e Gavi

E’ una zona caratterizzata da un territorio in cui la pianura si alterna alle colline, che a sud cedono il passo all'Appennino Ligure è qui che nascono due vini importanti: il Dolcetto di Ovada (DOC) e il Gavi DOCG.

NOVI LIGURE

Come arrivare
Si può arrivare o dal casello di Serravalle Scrivia, autostrada Milano Genova, percorrendo sei chilometri tra le colline, o dall’uscita Novi Ligure, bretella che collega la Milano Genova con la Voltri - Alessandria.
Centro famoso, anche per le sue industrie dolciarie, sorge attorno alla collina in cui domina il Castello. Il centro storico è caratterizzato da eleganti edifici nobiliari, Palazzo Negroni Palazzo della Dogana. Da visitare sono: la Collegiata di Santa Maria Maggiore, Sant’Andrea, San Nicolò e San Pietro, la Pieve (XI sec.); la Basilica di Santa Maria Maddalena.

GAVI

Nel raggiungere Gavi, in direzione Arquata Scrivia, si possono visitare gli scavi archeologici di Libarna, importante sito di età romana tardo-imperiale, lungo la via Postumia. Suggestiva è la strada che attraversa colline, boschi e vigneti.
Gavi, si trova sulle sponde del Lemme. Segno tangibile della sua storia è il Forte seicentesco dalle cui mura si può ammirare una stupenda vista sulle colline circostanti. Da visitare sono la chiesa romanica di San Giacomo, e gli oratori delle varie confraternite.


OVADA

Si raggiunge percorrendo la strada dei castelli.
Nell'ordine, infatti, si incontrano i castelli di Montaldeo (deviazione di 2 Km a nord), Mornese e Lerma.
Oltre che per il caratteristico centro storico, va ricordata anche per il suo Dolcetto, i biscotti, la farinata, i piacevoli dintorni.
Ovada, piccolo centro dell'Alto Monferrato, è l'ultima città del Piemonte prima della Liguria. I primi cenni che si hanno della cittadina sono dell'epoca romana, come testimoniano gli scritti di Decimo Bruto nelle lettere a Cicerone, ed anche di Strabone e Plinio. Ma forse i primi insediamenti ovadesi risalgono addirittura all'epoca preromana. Nel tempo ha subito numerose traversie per la sua importanza strategica nelle lotte feudali, appartenendo prima ai Marchesi di Monferrato, poi ai genovesi; fu feudo degli Spinola, dei Visconti e dei Malaspina. Divenne anche proprietà francese nel periodo a cavallo tra il Trecento e il Quattrocento, per poi tornare ai genovesi.
Si consiglia di vedere la Chiesa dell’assunta e la Chiesa di San Domenico. Entrambi gli edifici sono da segnalare non solo per la loro importante struttura ma anche perché custodiscono alcuni gruppi lignei dello sculture genovese Anton Maria Maragliano.

ROCCA GRIMALDA

Rocca Grimalda è un piccolo borgo di impianto medioevale, ben conservato, adagiato lungo un crinale roccioso affacciato sull'ampia valle dell'Orba, dominato dalla sagoma del castello Malaspina Grimaldi, in origine costruzione militare risalente al XIII secolo. Il castello è oggi abitazione privata, ma ogni estate si apre al pubblico ospitando diverse iniziative culturali e sociali. (Per informazioni vedere sito www.castelloroccagrimalda.it). Di pregio sono la chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, diversi oratori e il piccolo Santuario di Santa Limbania di forte devozione popolare e ogni anno meta di un percorso spirituale-naturalistico che parte da Genova e arriva a Gavi. Intorno a Rocca Grimalda si snodano percorsi turistici enogastronomici e diversi anelli per escursionisti e ciclisti. (Per informazioni vedere sito www.roccagrimalda.org).

TAGLIOLO MONFERRATO

Visibile sin da lontano per l’alta Torre del Castello duecentesco dei Pinelli Gentile ,Tagliolo Monferrato dista pochi chilometri da Ovada,è un comune della Provincia di Alessandria situato nell'Alto Monferrato, su un'altura nei pressi della confluenza dello Stura nell'Orba. Il Castello di Tagliolo Monferrato,circondato dal borgo medioevale,domina un'ampia zona dell' Alto Monferrato tra le più suggestive per chi ama le memorie storiche che rivivono nelle antiche architetture.

STREVI

Strevi sorge sulla sponda sinistra della Val Bormida, ad una trentina di chilometri dal capoluogo Alessandria ed a sette da Acqui Terme.
Il nucleo principale è costituito dai due borghi Superiore e Inferiore, o più semplicemente, come dicono gli Strevesi, di Sopra e di Sotto (Borg ad sura e Borg ad suta ). Gli insediamenti più recenti si sono sviluppati anche a nord e a sud dell'abitato più antico, lungo la strada ex statale 30 che passa proprio in mezzo ai due borghi. La leggenda vuole che sia stato fondato da sette fratelli di Ovada che in cerca di un luogo tranquillo dove insediarsi,scelsero le colline di Strevi proprio per la loro naturale predisposizione alla coltura della vite. A giugno Strevi celebra il suo miglior prodotto locale, con “Septembrium”, sagra dei vini tipici locali.

ACQUI TERME

Percorrendo la SS456 si giunge ad Acqui Terme dove si conclude il nostro breve viaggio.
La città era famosa come centro termale fin dall’epoca romana, come testimoniano gli scritti di Plinio il Vecchio che menziona le locali sorgenti termali come tra le più importanti del mondo romano, infatti la città romana era dotata infatti di almeno tre impianti termali, di cui sopravvivono oggi alcuni resti. Inoltre un monumentale acquedotto garantiva l'approvvigionamento di acqua comune per gli usi termali ma anche domestici e produttivi. Altre importanti testimonianze del periodo romano si trovano in città, quali la piscina del calidarium di un impianto termale
Da visitare ricordiamo la Cattedrale intitolata a Santa Maria Assunta il cui interno, presenta decorazioni settecentesche ed ottocentesche. Da notare la particolarità che l'edificio si caratterizza per la presenza di ben cinque absidi, per il transetto sporgente, per l'estesa cripta romanica, tra le più ampie dell'XI secolo; il Castello dei Paleologi, oggi sede del Civico Museo Archeologico; la Chiesa di San Pietro, nota anche come chiesa dell'Addolorata, di origini paleocristiane e la Chiesa di San Francesco.
Da non perdere è la Bollente: un'elegante edicola ottagonale inaugurata nel 1879. Questa struttura circonda una fonte termale che emette acqua sulfureo-salso-bromo-iodica alla temperatura di 74,5° C. Il monumento alla Bollente si trova nell'omonima piazza nella quale si può ammirare anche la Torre civica frutto di una sopraelevazione di una porta dell'antica cinta muraria d'età comunale.
Piazza Levi ospita due importanti edifici: il Palazzo Comunale, divenuto sede municipale agli inizi del '900 (quando fu eretta la torre civica) e la Casa Robellini, costruita nel '500 con trasformazioni settecentesche. Nei sotterranei, ha sede l'Enoteca regionale.
Nel Quartiere Bagni, sulla sponda destra della Bormida, si trovano altre sorgenti termali (Lago delle Sorgenti, formato da sette fonti a 45-55°C; fontanino dell'Acqua Marcia, c.a. 20°). L'altro stabilimento termale risale agli ultimi decenni del secolo XIX ed è denominato Nuove Terme; è collocato ai margini del centro storico (sponda sinistra della Bormida), in Piazza Italia dove si trovano due fontane monumentali dette delle Ninfe e delle Ninfee.