Nel Parco del Negroamaro

Partenza per San Pietro Vernotico (Br) per intraprendere un itinerario denso di strutture vitivinicole da scoprire. Tutte diverse fra loro e con differenti storie da raccontare. Tutte accomunate da un unico vitigno, il Negroamaro, simbolo dell’enologia del territorio salentino. Il Negroamaro, nel nome del quale le più importanti cittadine viticole dell’Alto Salento hanno dato vita a un vero e proprio Parco, è alla base delle due Doc dell’area: Squinzano e Salice Salentino.
Sull’origine del nome Negroamaro esistono due differenti teorie: secondo l’una è chiaramente un riferimento al colore nero delle uve e al sapore leggermente amarognolo, secondo l’altra il significato è tautologicamente “neronero”, dal latino niger e dal greco maru.

Siamo nel cuore della Piana Messapica, in una campagna fertile e luminosa, un tempo pascolo rigoglioso. Il passaggio dalla provincia di Brindisi a quella di Lecce avverrà attraverso paesaggi che rammentano l’indissolubile legame con la cultura del vino e dell’olio. Percorreremo pochi chilometri per spostarci a Squinzano, Guagnano, Salice Salentino e Campi Salentina che fanno parte della cosiddetta Valle della Cupa.

Il favorevole connubio tra clima e struttura del suolo ha permesso alle aziende vitivinicole locali di ottenere vini ricchi di aromi complessi e intensi. La Cupa, un tempo zona residenziale della nobiltà leccese, è disseminata di ville padronali, cascine, masserie fortificate e di costruzioni rurali realizzate a secco: le pagghiare (o pajare), utilizzate dai contadini per ripararsi dalle intemperie e riporre gli attrezzi agricoli. Gli edifici simbolo del latifondo, invece, sono talora provvisti di torri colombaie e neviere (spazi ipogei per la conservazione della neve accumulata durante l’inverno).


LE CANTINE:

FEUDI DI GUAGNANO
Guagnano (Le)

CANTELE
Guagnano (Le)

COSIMO TAURINO
Guagnano (Le)

CASTELLO MONACI
Salice Salentino (Le)

LEONE DE CASTRIS
Salice Salentino (Le)

CLAUDIO QUARTA
Guagnano (Le)