In scena la prima degustazione enogastronomica virtuale di Cantina Toblino, grazie al Cloud Computing di Microsoft

22/05/2020 Facendo leva sulla piattaforma di collaborazione digitale Microsoft Teams e sulla consulenza strategica del partner Si-Net, la rinomata azienda vitivinicola della Valle dei Laghi reagisce all

Trento, 18 maggio 2020Cantina Toblino ripensa l’esperienza enogastronomica insieme a Microsoft e al partner Si-Net e dà il via al suo primo Virtual Food&Wine Tasting grazie alla piattaforma di collaborazione cloud Teams. La rinomata realtà vitivinicola della Valle dei Laghi - che dal 1960 annovera oltre 600 soci-viticoltori e quasi 850 ettari vitati generando un fatturato annuo di oltre 17 milioni di euro - ha trasformato la criticità dell’attuale emergenza sanitaria in un’opportunità per modernizzare i processi e inaugurare nuove modalità d’interazione digitale con player e opinion leader del mercato enogastronomico. Grazie alle nuove tecnologie di Microsoft va oggi in scena la prima degustazione virtuale internazionale della linea Vènt, il progetto vitivinicolo che incarna l’identità della Valle dei Laghi e il savoir-faire di Cantina Toblino, facendo leva sulla vocazione biologica come espressione di qualità e salvaguardia territoriale. Un momento importante per il territorio e per il settore: facendo leva sul Cloud Computing si annullano i confini e le sfide imposte dall’attuale momento storico e per un’eccellenza locale del Made-in-Italy diventa possibile presentare facilmente a livello internazionale i cinque vini più prestigiosi della nuova annata: lo Chardonnay Foll, il Lagrein Las, il Pinot Bianco Praàl, il Manzoni Bianco Da Fòra, il Pinot Nero Baticòr.

Sfruttando le funzionalità di messaggistica, video-conferencing e condivisione della piattaforma Microsoft Teams, gli esperti di Cantina Toblino insieme ai propri partner Food&Wine hanno guidato la degustazione da luoghi diversi per offrire a opinion leader e clienti nazionali e internazionali un’esperienza rotonda, interagendo in tempo reale e proponendo gli accostamenti enogastromici più in grado di valorizzare la linea Vènt. In particolare, il Direttore Generale di Cantina Toblino Carlo De Biasi si è collegato dai vigneti dove vengono coltivate le uve biologiche e ha approfondito la specificità di suolo, clima e vento. L’enologo Lorenzo Tomazzoli si è connesso dalla cantina di selezione dove fra botti e anfore ha spiegato le vinificazioni. Luca D’Attoma, Enologo e Consulente del progetto Vènt si è connesso dalla sua casa di Lucca per una disanima della nuova annata della linea, guidando clienti e opinion leader nell’assaggio. In collegamento quale ospite d’onore da Reims anche Vincent Chaperon, Chef De Cave di Dom Perignon.

Grazie a un’impeccabile distribuzione logistica preventiva delle bottiglie di Cantina Toblino, esperti e wine-lover in Italia e nelle principali metropoli internazionali di riferimento per l’azienda hanno potuto vivere un’esperienza phygital, integrando fisico e digitale, per assaporare realmente la linea Vènt lasciandosi illustrare da remoto le caratteristiche organolettiche dai responsabili di Toblino e da esperti Sommelier. Un progetto destinato ad essere replicato anche nell’ambito delle molteplici attività di formazione e relazione con i mercati di riferimento di Cantina Toblino.

Il progetto del Virtual Food&Wine Tasting ha preso forma nelle ultime settimane grazie alla stretta collaborazione con Microsoft e Si-Net e dimostra il costante impegno di Microsoft per promuovere l’innovazione delle PMI anche nell’ambito del nuovo piano di investimenti e iniziative Ambizione Italia #DigitalRestart. Dopo qualche esperienza virtuosa con aziende vitivinicole di altre regioni d’Italia, anche la degustazione enogastronomica di Cantina Toblino è destina a fare scuola e dimostra come l’innovazione possa contribuire alla competitività della filiera anche nell’attuale fase d’incertezza legata alla pandemia e nella ripresa, semplificando la condivisione di informazioni ovunque e in qualunque momento tra colleghi e operatori del settore, abbattendo le barriere geografiche o addirittura ripensando gli eventi fisici in chiave digitale. Teams si rivela, infatti, un valido alleato a supporto dello smartworking e della continuità del business, per questo sta riscuotendo sempre più successo in Italia oltre che a livello globale, dove è presente in 181 mercati in 53 lingue, vantando oltre 75 milioni di utenti attivi al giorno.

“Il Covid-19 ci ha costretti a un cambio di approccio con clienti e fornitori, rafforzando l’utilizzo della tecnologia. Avevamo già intrapreso un percorso di trasformazione digitale adottando la piattaforma per la produttività cloud Microsoft 365, ma i vincoli posti dall’emergenza sanitaria e la voglia di non arrestarci ci hanno spinto a fare di più. Facendo leva sugli strumenti per la collaborazione di Microsoft Teams e grazie alla consulenza di Si-Net abbiamo superato l’impasse della pandemia, inaugurando nuove modalità d’interazione e progettando servizi innovativi, come la nostra prima degustazione enogastronomica virtuale su scala internazionale, che visto il successo odierno ci auguriamo di poter replicare spesso. Il Cloud di Microsoft ci ha consentito di mettere in contatto professionisti e opinion leader di tutto il mondo in modo semplice e immediato, dandoci la possibilità di presentare in digitale un prodotto tangibile come il vino e facendo vivere un’esperienza nuova come se si fosse fisicamente nei vigneti. Microsoft Teams si sta rivelando utile sia in contesti operativi, sia in contesti strategici e consente anche di risparmiare tempo e risorse economico-finanziarie da destinare ad altri scopi”, ha dichiarato Carlo De Biasi, Direttore Generale di Cantina Toblino.

“Da sempre sosteniamo le eccellenze del Made-in-Italy e siamo tanto più orgogliosi di farlo adesso, in un momento in cui è necessario fare squadra per contribuire alla continuità di business dei settori chiave del Paese e alla ripresa. In questo contesto d’incertezza è fondamentale ripensare i paradigmi e l’operatività quotidiana per assicurare un presente e un futuro alle PMI che costellano il territorio. Le nuove tecnologie possono fare la differenza per abilitare forme di collaborazione più smart e per inaugurare nuove modalità d’interazione tra colleghi e con partner e clienti. Il progetto di Cantina Toblino dimostra come, con le giuste tecnologie e la giusta consulenza strategica – in questo caso offerta da Si-Net, uno degli innumerevoli partner dell’ecosistema Microsoft attivi sul territorio - anche le realtà locali possano partecipare alla sostenibilità della filiera e alla crescita del Paese. Facendo leva sul Cloud Computing e sugli strumenti di collaborazione digitale integrati in Microsoft Teams è stato possibile dar vita a un’esperienza di degustazione enogastronomica virtuale per valorizzare i prodotti della tradizione trentina anche all’estero. Un caso che dimostra la tenacia delle PMI del Paese, per cui arrendersi non è un’opzione”, ha commentato Luba Manolova, Direttore della Divisione Microsoft 365 di Microsoft Italia.

L’utilizzo di Teams da parte di Cantina Toblino si colloca in un percorso pluriennale di trasformazione digitale che ha fatto leva in primis sull’adozione, insieme al partner trentino MPA Solutions e a Si-Net, dell’ecosistema cloud per la produttività Microsoft 365, il quale racchiude in un ambiente integrato le migliori app di Office, servizi cloud intelligenti e sicurezza avanzata. Parte di questa piattaforma, Microsoft Teams abilita la collaborazione da remoto e, tra le molteplici funzionalità, integra in un unico strumento la possibilità di effettuare riunioni online, creare eventi in diretta, condividere documenti e lavorarci a più mani in tempo reale, chattare e interagire ovunque e in qualunque momento. Ulteriori informazioni su Microsoft Teams sono disponibili qui.

CANTINA TOBLINO & LA LINEA "VÈNT"

Cantina Toblino, cuore della viticoltura in Valle dei Laghi, nasce nel 1960 per volere di un gruppo di appassionati viticoltori che intravidero la grande vocazionalità vitivinicola della Valle dei Laghi. Ad oggi, i soci-viticoltori sono oltre 600 con quasi 850 ettari vitati. L’attenzione che prestano quotidianamente alla cura del vigneto è elevata, un lavoro manuale continuo che richiede passione, pazienza, grande dedizione e formazione continua. Da oltre 20 anni, Cantina Toblino gestisce i terreni della Mensa Vescovile, un unico blocco di 40 ettari a conduzione diretta, da anni coltivati secondo i principi della viticoltura biologica. Oggi oltre un terzo dei vigneti dei soci di Cantina Toblino sono convertiti al biologico prestando grande attenzione all’ambiente, alle persone e alla cura del vigneto producendo uve di altissima qualità, base fondamentale per i vini.

In questo contesto, nasce il progetto “Vènt” con l’ambizione di esprimere al meglio l’identità dei vini della Valle dei Laghi ed il savoir-faire di Cantina Toblino, il biologico inteso come espressione di qualità e salvaguardia territoriale. I laghi nel nome, il vento nell’identità. Un connubio inscindibile, che rende la Valle dei Laghi quanto di più variegato consenta il paesaggio alpino. Tracce indelebili di ataviche mutazioni. Acqua, rocce, aria. Miscelati chissà come e quando, fino a formare scenari di un habitat apparentemente omogeneo, in realtà tutto da scoprire. Mescolati ancora, con l’opera dell’uomo, del suo costante lavoro. Opera muta, spesso dimenticata, ma che ha forgiato la vallata: l’ha fatta ‘genius loci’. Con quale ‘genialità del sito’? Quella di essere una zona che consente d’intuire, intravedere nel paesaggio atmosfere incomprese. Vedi, ammiri, il panorama ti sembra omologo e in realtà è un trionfo della diversità. Quella che affascina per la spontaneità; per come i confini s’intersecano tra acqua e cielo, terre e pareti rocciose, tutte sfumate, l’una nell’altra. Con archetipi naturali decisamente significativi. Che testimoniano una tradizione agricola, una storia intrecciata con viti e vite, tra conservazione e innovazione. In quanto la valle punta sulla tradizione per sviluppare la sua fisionomia, applicando (quasi) inconsciamente il significato meno noto della parola ‘tradizione’. Quella dal latino ‘tradizio’, derivazione greca di ‘tradere’, vale a dire consegnare e trasmettere significati che hanno legami con il concetto di ‘tradimento’. Anche se questo è inteso come una ‘consecutio’ della specificità ambientale, per affermare il valore identitario di tutto quanto è legato, è vicino alla propria origine, per ‘aprire alla luce la terra natale’.

Lecci, ulivi, soprattutto viti. Poche altre località alpine possono vantare un culto della vite così singolare. Viti e vini di un luogo, tra acque e brezze benefiche. Una vallata dove i filari quasi si confondono nell’azzurro degli specchi d’acqua e il terso cielo blu alpino. Viti da secoli coltivate su campi strappati alla montagna. Su terrazzamenti che hanno fortunatamente impedito lo sfruttamento intensivo del territorio. Qui non si vedono vigneti senza imperfezioni. L’estetica è ancora frutto della mano dell’uomo, del vignaiolo. Mano sicura ha piantato ‘ad occhio’ il filare, rispettato il crinale della collina, la (giusta) direzione dell’esposizione verso il sole del pomeriggio. Ecco perché tuttora in questa vallata i vini si distinguono in quanto raccontano il territorio dove nascono. Racchiudono saperi. Non solo sapori. Ma come capire questa vallata? Basta lasciarsi guidare dal paesaggio. Usando il vento, l’Ora. Vènt, brezze, folate che trasmettono voci, suoni, condizionano microclimi, e quindi colture e culture.

Vènt, un progetto che parte dalla vite per ottenere uve di qualità eccellente, si conclude in cantina, tra le botti in rovere francese, le anfore di terracotta. Un progetto che nasce dalla passione dell’uomo, in vigna e in cantina, e che si concretizza nell’assaggio, un momento indimenticabile impresso nella nostra mente.

  • Dal vento inizia tutto, l’identità di un territorio come la Valle dei Laghi, Foll è lo Chardonnay, unico, complesso, vivace ed elegante.
  • La pietra, come elemento fondante del terreno su cui crescono le nostre viti, Las è il Lagrein rotondo, corposo, tenace.
  • Il nostro attaccamento alla storia, rappresentato da un capitello che delimita i nostri vigneti, Praàl è il Pinot Bianco incredibilmente armonioso.
  • L’importanza delle persone, l’apertura a ciò che viene da fuori e che all’inizio non conosciamo, Da Fòra è il Manzoni Bianco intrigante, profumato, nuovo.
  • La passione, dalla vigna al calice, percepibile nell’aria fresca in Valle dei Laghi, Baticòr è il Pinot Nero elegante, delicato e raffinato.
  • Vini che vanno a completare una gamma composta da Largiller e L’Ora, vini che hanno saputo reinterpretare e valorizzare le qualità dell’unico vitigno bianco autoctono trentino la Nosiola e Limarò frutto della tradizionale tecnica dell’appassimento.
  • Ha il fascino dell’esclusività, nettare raro, unico, memorabile. Talmente impareggiabile da essere tutelato come ‘vino a rischio d’estinzione’: è il Vino Santo Trentino. Pochi altri vini possono vantare nel nome una parola che evoca sogni, rilancia momenti di piacevolezza, soddisfa il presente recuperando il passato e – contemporaneamente – rilancia il futuro. Ecco il Vino Santo trentino è l’insieme di tutto questo, e non solo. 

L’idea alla base di tutti questi vini è sorprendere sin dal primo assaggio portando alla mente ricordi della Valle dei Laghi, dei suoi idilliaci paesaggi, di un’aria salubre e fresca, in cui crescono le viti di Cantina Toblino, coltivate giorno per giorno con grande passione. 

 




Cantina Toblino