Dall'Adriatico a Castel del Monte

Partenza per Barletta (Bt), dove troveremo ancora il Nero di Troia a dominare i vigneti circostanti mentre, pochi chilometri più a sud, sui lidi sabbiosi di Trani scopriremo la dolce eleganza del Moscato Reale.

Agli inizi del ‘900, in diverse città del nord, le insegne con le scritte “Trani” e “Barletta”, più spesso solo “Trani”, indicavano i locali che proponevano assaggi al bicchiere dei vini che arrivavano da queste città. Un’abitudine tanto diffusa che, negli anni ’60, il noto cantautore Giorgio Gaber scrisse “Trani a gogò”, nella quale descriveva l'atmosfera delle modeste osterie milanesi che vendevano vino sfuso.

Tutta da scoprire Barletta, col suo castello normanno-svevo-angioino, il lunghissimo litorale di Levante e di Ponente, il porto commerciale, la statua del colosso Eraclio e un patrimonio di chiese e palazzi di notevole interesse artistico, come il Palazzo Della Marra, oltre a pagine di storia da ricordare presso la Cantina della Disfida o nel sito archeologico di Canne della Battaglia. Da cartolina turistica il porto di Trani, su cui svetta la regina delle chiese di Puglia, la Cattedrale dedicata a San Nicola il Pellegrino, austera e luminosa nelle sfumature bianco-rosate del noto marmo locale, a testimoniare lo splendore della Trani medievale.

Proseguiamo, dunque, verso l’interno, in direzione di Corato (Ba), fra distese di vigneti e ulivi della cultivar più diffusa nell’area, la “Coratina” detta anche “racioppa di Corato”. Qui nasce anche il Canestrato pugliese Dop, un altro prodotto della tradizione casearia locale, eredità della vita migrante dei pastori. Siamo nel territorio della Doc Castel del Monte. Da lontano, il maniero federiciano sembra vigilare sui numerosi vitigni, autoctoni e non, che qui hanno trovato ottime condizioni pedoclimatiche per prosperare e dar vita a vini fortemente identitari.

Concludiamo il nostro itinerario a Ruvo di Puglia, uno dei centri più ricchi di fascino e di cultura dell'intera provincia. Di notevole interesse la macchia boschiva con alberi di quercia roverella e il Museo Nazionale Jatta, che custodisce capolavori magno-greci di terracotta e ceramica. Qui potremo ammirare il celebre Talos, un cratere attico del V sec. a.C., su cui è raffigurata l'uccisione dell'omonimo gigante da parte degli Argonauti.  

LE CANTINE

VILLA SCHINOSA
Trani

MASSERIA FARAONA
Corato (Ba) 

SANTA LUCIA
Corato (Ba)

TORREVENTO
Corato (Ba)

LA CANTINA DI RUVO DI PUGLIA
Ruvo di Puglia (Ba)

MAZZONE
Ruvo di Puglia (Ba)