Azienda Agricola Sartieri 1931
L’azienda Sartieri 1931 si trova nel cuore dell’Oltrepò Pavese, a Borgoratto Mormorolo, sulle colline di Casteggio, in provincia di Pavia. In questo suggestivo paesaggio Sartieri 1931 conta su 40 ettari di terreno, dei quali 20 sono vitati. Proprio tra queste colline – attraversate dal 45° parallelo, la latitudine ideale per la produzione di grandi vini – Sartieri 1931 coltiva i suoi vigneti, già presenti dalla fine del XIX secolo e curati con un fine specifico: tramandare la tradizione vitivinicola dell’Oltrepò grazie alla sua produzione enologica. La storia dell’azienda si sviluppa a partire dagli Anni ’20 del Novecento, quando Ernesto e Paolino Saviotti (legati da una grande amicizia e dallo stesso cognome) decidono di unire le loro attività e di dare un taglio imprenditoriale alla cantina, aumentando la produzione delle bottiglie e allargando il commercio fuori dai confini regionali. Dopo un primo periodo di intenso lavoro, purtroppo la seconda guerra mondiale mette un freno alla loro professione, portando i due amici a dividersi per alcuni anni: Ernesto chiamato al fronte e Paolino bloccato da una serie di problemi famigliari. A casa resta solo Severina ( sorella di Ernesto, per noi Zia Zelinda), a custodire i vigneti, anche se la sua vera passione è quella della sartoria. La sua abilità come sarta la conduce ad aprire un vero e proprio laboratorio, attività che, alla fine della guerra, si lega a quella vitivinicola dei due amici e soci, affascinati dalla bravura e dalla cura per i dettagli di Zelinda. Nasce così l’idea di dar vita a un ‘vino su misura’, perfetto per ogni occasione e capace di soddisfare i palati di tutti, anche quelli più esigenti. La storia di Sartieri 1931 continua sino agli Anni ’70, decennio nel quale si decide di avviare alcuni lavori di ristrutturazione. Purtroppo una frana danneggia il nuovo edificio, episodio che si ripete anche una seconda volta. Tutto ciò porta alla sospensione delle attività anche se, nello stesso periodo, Mario ed Enrica, rispettivamente figli di Ernesto e Paolino, si sposano, unendo ulteriormente i destini delle due famiglie. La vera svolta avviene negli anni 2000 con il ritorno di Vitale Perucchini, zio di Enrica il quale, dopo anni trascorsi a Milano e all’estero, rientra in Oltrepò Pavese. Grazie alla sua esperienza manageriale e forte della sua mentalità meneghina, oltre all’intraprendenza della nipote, dà un nuovo volto alla cantina, elaborando un importante progetto di cambiamento. Vitale oggi non può vedere la sua opera completa e il nome dell’azienda, riportando 1931, anno di nascita del suo innovatore, vuole onorare la sua lungimiranza e la sua decisa operosità. Attualmente Enrica, Mario e il figlio Valerio sono i protagonisti di una cantina rinnovata ma custode dei grandi valori di un tempo.
