Il Monferrato degli "infernot"

Il Monferrato vanta parecchie caratteristiche che lo rendono un territorio unico, entrato a pieno titolo nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
In particolare, nel Basso Monferrato – corrispondente in massima parte con il Monferrato casalese – si può notare come la maggior parte delle vecchie cascine sono costruite con grossi blocchi di una pietra che si trova solo qui: la cosiddetta “Pietra da Cantoni”, dal nome dei blocchi squadrati usati per le opere in muratura, chiamati appunto “cantoni” dal dialetto “cantun”.

Variano dal giallo a diverse tonalità di grigio fino al bianco, secondo la zona di provenienza, e sono il risultato del sedimentarsi, nel corso di milioni di anni, sul fondo del mare che un tempo ricopriva le colline monferrine, di un impasto di sabbia, limo e organismi come crostacei e conchiglie. E’ infatti piuttosto comune trovare, sulla superficie dei cantoni, fossili ottimamente conservati delle creature che abitavano questo mare preistorico. Un dettaglio che conferisce un tocco esotico, e misterioso, all’architettura monferrina.

I monferrini sfruttarono le caratteristiche della Pietra da Cantoni anche in un altro modo ingegnoso. Presero a scavare nella roccia viva, ricavandovi cantine sotterranee dove conservare le bottiglie migliori o le vivande durante l’estate, sfruttandone le naturale frescura. Nacquero così gli Infernot.

In alcuni casi si tratta di autentiche opere d’arte, con nicchie scolpite, colonne, capitelli e addirittura tavoli interi ricavati da un unico blocco. Tesori nascosti di un antico sapere popolare.

I Comuni del territorio monferrino che hanno ottenuto il riconoscimento UNESCO sono: Cella Monte, Ozzano Monferrato, Sala Monferrato, Rosignano Monferrato, Ottiglio, Olivola, Frassinello Monferrato, Camagna Monferrato, Vignale Monferrato.

In questi ultimi anni il territorio ha visto un’ampia diffusione del recupero edilizio e della ristrutturazione di concentrici abitativi che ha riportato a vista la pietra abbinata all’uso dei mattoni: un bell'esempio è Cella Monte.
Parcheggiamo l'auto all'ingresso del paese e percorriamo la via principale fino all'Ecomuseo Pietra da Cantoni che merita una visita (www.ecomuseopietracantoni.it) per ammirare il colonnato su due piani e l'infernot.
Proseguiamo per Rosignano, circondato da rinomati vigneti e stretto tra contrafforti tufacei: il visitatore potrà ammirare, percorrendo a piedi le strette vie, tra loro parallele e degradanti sovente sfocianti in panorami mozzafiato.

Il Monferrato, tra splendidi paesaggi, castelli, villaggi antichi e ricchi di fascino, artigiani unici della gastronomia e della ristorazione, ospita una viticoltura ed una enologia di pregio, affidata ai suoi vitigni autoctoni. 
Le DOC principali del territorio: Barbera del Monferrato, Barbera d’Asti,Grignolino del Monferrato Casalese, Monferrato Freisa, Monferrato Rosso, Monferrato Bianco, Monferrato Casalese Cortese.