Intervista al Presidente: Valentina Togn

07/02/2020 La Presidente del Movimento Turismo del Vino Trentino Alto Adige a 360

Una serie di interviste con i Presidenti regionali del Movimento Turismo del Vino per parlare di Cantine Aperte, di enoturismo, di progetti futuri e iniziative in essere. 
La nuova rubrica del Movimento Turismo del Vino inizia con Valentina Togn, Presidente del Movimento Turismo del Vino Trentino Alto Adige.

Ci parli di lei, la sua storia come vignaiolo e come Presidente MTV
Mi chiamo Valentina Togn e da 4 anni sono Presidente MTV per il Trentino Alto Adige. Nel 1995 inizio a lavorare in azienda e tra i primi incarichi, sostituisco mio padre come consigliere all’interno del CdA di MTV e incomincia così la mia esperienza all’interno del Movimento.
Insieme alle mie sorelle sono proprietaria di due cantine e con mio marito gestisco la parte produttiva delle nostre aziende, dal vigneto all’imbottigliamento:
MASO POLI azienda agricola proprietaria di 10 ettari a Lavis e con 2 ettari in affitto sopra le colline di Trento, produciamo circa 80.000 bottiglie che per la maggior parte vengono vendute negli Stati Uniti.
GAIERHOF azienda vinicola storica che si trova a Roverè della Luna, sul confine con l’Alto Adige con una produzione che si avvicina alle 250.000 bottiglie vendute nel canale Horeca principalmente sul mercato italiano. 


Come Presidente della sua Associazione regionale MTV ci racconti cosa rappresenta per lei il Movimento Turismo del Vino, come è oggi organizzata la sua associazione regionale e quali sono le vostre prossime iniziative
Il MTV TAA è costituito da 23 cantine e distillerie trentine e 1 cantina alto atesina.
Gli eventi a cui partecipiamo sono: Cantine Aperte, Calici di stelle e Cantine Aperte a Natale.
Il MTV TAA rappresenta l’anello di congiunzione tra l’enoturista e le cantine, e la parola ENOTURISTA è fondamentale.
La mia regione è piena di turisti che vengono a visitare, sia in estate che in inverno, le nostre montagne, i laghi e i castelli. Lo scopo del turista è quello di rimanere in mezzo alla natura, va a dormire in bellissimi alberghi o nuovissimi B&B, mangia nelle baite, nei rifugi o in albergo ed è a volte disposto a uno sbrigativo acquisto in cantina.
L’enoturista mette in primo piano il vino e il cibo ed è disponibile a dedicarci molto tempo, per visitare le nostre cantine, i vigneti e per ascoltare la nostra storia.

Il MTV Nazionale e Regionale devono occuparsi a mio avviso della comunicazione e non degli eventi. Credo che più che di un evento nuovo, le nostre cantine abbiano bisogno di poter dire che se fai parte di MTV è perché il servizio che dai è superiore a quello che troveresti da solo. Il MTV DEVE fare RETE tra le cantine; ma soprattutto tra l’enoturista e le cantine. Molto simile al lavoro che fanno le agenzie viaggi.


In molti identificano MTV con Cantine Aperte, cosa pensa di questo importante evento nazionale? Come si svolge nella sua regione?
Cantine Aperte è un evento conosciuto da tutti, è stato innovativo alla nascita e adesso è diventato storico; ma piace e coinvolge molte persone.
Nella mia regione le singole cantine possono decidere se aprire il sabato o la domenica (la maggior parte apre entrambe le date) e l’orario è dalle 10 alle 18.
Ogni cantina organizza qualcosa di speciale da presentare o per accompagnare l’evento, possono essere ospitati produttori di salumi, formaggi, miele, mele, trote tutto ciò che riguarda il nostro territorio. Alcune cantine possono essere visitate solo il fine settimana di cantine aperte, altre invece sono aperte tutto l’anno ma in quel fine settimane sviluppano qualcosa di particolare come una verticale, la visita ad alcune parti di cantina come la barricaia o le passeggiate nei vigneti.
Le visite sono quasi tutte a pagamento e parte dell’incassa va devoluto in beneficienza.


Cosa pensa del panorama enoturistico italiano (aspetti positivi e negativi)? E quali sono gli scenari futuri che si augura possano attuarsi, sia a livello nazionale che regionale?
Penso che quelle regioni che hanno investito sull’enoturismo siano sempre state premiate.
Purtroppo ci vuole costanza e ovviamente preparazione.
Le cantine se vogliono aumentare i numeri devono essere disposte a fare dei sacrifici, come aprire il sabato e la domenica, riuscire a proporre sempre la visita quantomeno in inglese, creare nuovi percorsi all’interno di più cantine.
A livello regionale l’enoturismo può solo crescere, abbiamo delle bellissime cantine e dei vigneti che sembrano giardini, dobbiamo solo fare l’ultimo sforzo che è quello di inserire in azienda una figura preparata sull’accoglienza e sul marketing enoturistico.

Per quanto riguarda il nazionale, ogni regione è diversa dalle altre, quindi diventa tutto soggettivo; ci unisce un territorio unico e spettacolare che ci regala dei prodotti di qualità.


Ci lasci con una domanda che vorrebbe rivolgere ai winelovers e/o ai vignaioli e/o alle istituzioni e che spesso la fa riflettere.
Ai vignaioli vorrei chiedere chi è secondo loro il cliente perfetto, quello che tutte le cantine vorrebbero avere (immagino uno interessato, preparato e soprattutto che paga).
Alle istituzioni chiedo quanto ritengono importante la promozione di un territorio.
Ai winelovers chiedo "Qual è la cosa che vi rimane più impressa dopo una visita in cantina?" (il propietario, la struttura, il vino, la storia)



Un ringraziamento speciale a Valentina Togn per gli spunti illuminanti di riflessione e appuntamento col prossimo Presidente.