Intervista alla Presidente: Antonella Perdisa

18/06/2020 La Presidente del Movimento Turismo del Vino Emilia Romagna a 360

Una serie di interviste con i Presidenti regionali del Movimento Turismo del Vino per parlare di Cantine Aperte, di enoturismo, di progetti futuri e iniziative in essere.
La nuova rubrica del Movimento Turismo del Vino continua con Antonella Perdisa, Presidente del Movimento Turismo del Vino Emilia Romagna.

1) Ci parli di lei, la sua storia come vignaiolo e come Presidente MTV
La mia storia di vignaiola inizia dal giorno in cui mi sono sposata con un vignaiolo-editore e sono entrata a far parte di una grande famiglia dedita all’agricoltura e all’editoria specializzata in agricoltura.
Da subito affiancai mio marito occupandomi dell’amministrazione dell’azienda vitivinicola e appassionandomi sempre più a questo meraviglioso mondo.
Ho creduto da subito nel Movimento Turismo del Vino al quale la nostra azienda è associata da oltre un decennio e ne sono infine divenuta presidente regionale con grande onore.


2) Come Presidente della sua Associazione regionale MTV ci racconti cosa rappresenta per lei il Movimento Turismo del Vino, come è oggi organizzata la sua associazione regionale e quali sono le vostre prossime iniziative
Il Movimento rappresenta un fondamentale riferimento per le aziende vitivinicole che credono nell’importanza del turismo del vino e soprattutto nella promozione del proprio territorio portando avanti progetti condivisi che riescono ad avere riscontro sui principali mezzi di comunicazione.
Per quanto riguarda le prossime iniziative, oltre alle giornate istituzionali, tra cui spicca Cantine Aperte, stiamo organizzando degli incontri formativi per l’applicazione alle normative del Decreto Ministeriale sull’Enoturismo.
Inoltre, vorremmo poter organizzare eventi interregionali in modo da portare a conoscenza del pubblico le realtà di altre regioni in un interscambio che potrà divenire prassi.


3) In molti identificano MTV con Cantine Aperte, cosa pensa di questo importante evento nazionale? Come si svolge nella sua regione?
Certamente Cantine Aperte è il principale biglietto da visita della nostra associazione ed è molto importante avendo il merito di avere aperto una strada che oggi percorrono anche le cantine non associate.
Nella nostra Regione ha molto successo anche grazie al supporto organizzativo del Nazionale e alla giusta considerazione da parte dei mezzi di comunicazione. Ogni cantina organizza in modo autonomo gli eventi nelle due giornate ma con un coordinamento sull’offerta.


4) Cosa pensa del panorama enoturistico italiano (aspetti positivi e negativi)? E quali sono gli scenari futuri che si augura possano attuarsi, sia a livello nazionale che regionale?
Aspetti positivi: portare a diretto contatto con le cantine e quindi permettere al pubblico di conoscere i viticoltori e approfondire la conoscenza del nostro lavoro in tutte le sue fasi dalla vigna alla cantine e quindi dare un maggior valore al nostro prodotto.
Aspetti negativi: non ne vedo di evidenti anche grazie al nuovo Decreto Ministeriale che norma e semplifica la nostra attività ma tuttavia rimangono ostacoli burocratici che andrebbero rimossi.


5) Ci lasci con una domanda che vorrebbe rivolgere ai winelovers e/o ai vignaioli e/o alle istituzioni e che spesso la fa riflettere.
La domanda la rivolgo alle istituzioni, premettendo che i nostri associati sono piccole e medie cantine condotte da imprenditori che ben sappiamo come siano penalizzati oggigiorno: come mai gli investimenti e l’attenzione sono rivolti ai grandi gruppi e non si riesce a semplificare ulteriormente il settore in quanto fondamentale per la scoperta dei più bei territori del nostro Paese di cui i nostri associati sono il principale baluardo.