Intervista al Presidente: Maria Teresa Basile Varvaglione

17/04/2020 La Presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia a 360

Una serie di interviste con i Presidenti regionali del Movimento Turismo del Vino per parlare di Cantine Aperte, di enoturismo, di progetti futuri e iniziative in essere.
La nuova rubrica del Movimento Turismo del Vino continua con Maria Teresa Basile Varvaglione, la Presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia.

1) Ci parli di lei, la sua storia come vignaiolo e come Presidente MTV.
La mia storia nel mondo del vino comincia con mio marito Cosimo, discendente di una famiglia di appassionati vignaioli del Tarantino, produttori dal 1921. Da quattro generazioni, la famiglia Varvaglione produce vini di alta qualità puntando su vitigni autoctoni. Migliorare costantemente l’offerta soddisfando sempre più segmenti di consumatori consapevoli è stata la chiave che ci ha fatto crescere molto come azienda negli ultimi anni, unitamente a una grande attenzione nella comunicazione, accoglienza in cantina e promozione del territorio pugliese e non solo l’areale di riferimento della cantina. La gioia e la soddisfazione più grande, per me, è quella di crescere come azienda con il coinvolgimento attivo e contributo ormai sempre più importante dei miei figli: Marzia, Angelo e Francesca che impegnati in diverse divisioni aziendali garantiscono continuità a un gruppo di lavoro sempre più grande formato da collaboratori dotati di grande passione e professionalità. Sono presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia dal 2018 e socio soddisfatto e attivo da oltre 15 anni. Il lavoro svolto dall’associazione regionale prima e Consorzio dopo è stato encomiabile per tutti i produttori di Puglia e non solo per le cantine socie, in sinergia con (e in alcuni casi in supplenza di) le Istituzioni regionali. Sono orgogliosa di aver dato nel mio piccolo il mio contributo al Movimento Turismo del Vino e sono convinta che il fenomeno enoturistico, nonostante le difficoltà macroeconomiche attuali, sia ancora e sarà sempre di più il driver di crescita più interessante per i viticoltori.

2) Come Presidente della sua Associazione regionale MTV ci racconti cosa rappresenta per lei il Movimento Turismo del Vino, come è oggi organizzata la sua associazione regionale e quali sono le vostre prossime iniziative.
In Puglia il Movimento Turismo del Vino esiste dal 1998 ed è la realtà no-profit con la più ampia rappresentanza del mondo vitivinicolo pugliese. Annoveriamo tra i nostri oltre 65 fra le migliori aziende pugliesi, da Nord a Sud della regione, e tutti i nostri soci hanno nel loro dna il rapporto diretto con gli enoappassionati, non solo durante le iniziative istituzionali come Cantine Aperte o Calici di Stelle, ma tutto l’anno con Press Tour, fiere di settore, educational di giornalisti, eventi su misura di promozione in Italia e all’estero. Siamo ormai un punto di riferimento sul territorio per moltissimi attori e non solo per le aziende vitivinicole ed enoturisti: negli anni abbiamo sviluppato numerosi format di successo grazie soprattutto al lavoro instancabile svolto da oltre 25 anni da Vittoria Cisonno, promotrice e direttore del Consorzio MTVPuglia e alle aziende che hanno avuto la lungimiranza di fare sistema e di aprirsi a nuovi modi di comunicare la Puglia del Vino.

3) Molti identificano MTV con Cantine Aperte, cosa pensa di questo In importante evento nazionale? Come si svolge nella sua regione?
Cantine Aperte è la festa del Movimento, è l'appuntamento più importante per noi vignaioli all’interno delle attività B2C. Negli anni si è perfezionato sempre di più e oggi i nostri soci dalla provincia di Foggia a quella di Lecce si impegnano tutti moltissimo per rendere il week-end di Cantine Aperte un giorno speciale e memorabile per tutti i visitatori. Degustazioni, picnic in vigna, concerti, mostre d’arte, vernissage, abbinamenti cibo-vino, giochi, passeggiate in vigna ed escursioni sono solo alcune delle attività che si svolgono all’interno delle cantine consorziate. Il pubblico ci ripaga sempre con una grande partecipazione in tutta la regione, tanto che da qualche anno abbiamo deciso di ampliare anche qui a tutto il weekend. Non di poco rilievo è il ruolo svolto dal clima pugliese che fa da sfondo all’iniziativa e che a fine maggio regala paesaggi mozzafiato, temperature estive e tanto tanto sole!

4) Cosa pensa del panorama enoturistico italiano (aspetti positivi e negativi)? E quali sono gli scenari futuri che si augura possano attuarsi, sia a livello nazionale che regionale?
Paesaggi, cultura, arte, storia… abbiamo tutto quello che un viaggiatore può desiderare, a cui si aggiunge un’incredibile varietà di prodotti enogastronomici d’eccellenza unica al mondo. Quello che ci manca? Alcuni aspetti sono quelli tipici del gap dell’indotto turistico Italiano rispetto a quello di altri Paesi produttori “competitor” come ad esempio Infrastrutture, servizi di eccellenza e unione degli sforzi pubblici e privati in materia di promozione turistica. Qui in Puglia stiamo lavorando tanto per incrementare e migliorare la capacità d’accoglienza delle nostre cantine anche costituendo sinergie con altri consorzi come La Puglia è Servita (Consorzio di Ristoratori e produttori artigiani di chicche enogastronomiche) e Buonaterra Movimento Turismo dell’Olio (consorzio di produttori di olio EVO). La legge sull’enoturismo è stato uno sforzo istituzionale apprezzabile che va nella direzione giusta, è uno strumento normativo fondamentale ma per la “sburocratizzazione” e “semplificazione in agricoltura” c’è ancora molto da fare.

5) Ci lasci con una domanda che vorrebbe rivolgere ai winelovers e/o ai vignaioli e/o alle istituzioni e che spesso la fa riflettere.
La domanda che farei e faccio sempre sia ai winelovers che alle istituzioni è quella alla base dello spirito del Movimento Turismo del Vino: sapete cosa c’è dietro un calice di vino di qualità? Il mio lavoro, come presidente e come produttrice, è riuscire a ricevere da tutti la risposta corretta.